Stufe antiche di Castellamonte
IL PITÒCIU – BREVI CENNI
Pitòciu è una parola esclusivamente castellamontese, che successivamente nel tempo ,si è diffusa anche nei centri limitrofi.
Il pitòciu, ometti in terracotta, figure caricaturali brevilinee, sproporzionate, grandi teste, corte gambe, e nel busto quasi nanesche, che rappresentavano personaggi popolari senza alcuna valenza sacrale o di qualsivoglia sudditanza, (forse è da ciò che deriva la loro simpatia ).
Venivano posti sui comignoli, sugli abbaini, sulle recinzioni, nei giardini e più recentemente nei salotti.
Per alcuni studiosi erano considerati scacciaguai e portafortuna.
La maggior produzione avviene nell’ottocento, ma per alcuni storici, l’inizio sembra essere già nel settecento.
Il pitòciu più famoso è senza dubbio il maestro Ciafrèi “CHIAFFREDO” un maestro elementare operante a Castellamonte e attribuito allo scultore Michelangelo Barengo, anche se alcuni datano l’opera alla prima metà dell’ottocento.
Le sculture – pitòciu avevano un’altezza min. di 60 cm e max. di 90 cm.
PITOCIU DI CASTELLAMONTE